28 dicembre 2007

Un nuovo arrivo in famiglia

Spulciando qui e lì tra i blog ho scoperto questa nuova mania di adottare cuccioli virtuali e ormai vittima incurabile della febbre da blog non ho ppotuto fare a meno di adeguarmi :D
E così sono lieta di presentarvi la mia nuova tigre: Domitilla!
Si avete capito bene...una tigre...avrei voluto un ippopotamo, ma li avevano finiti... così avevo deciso di optare per un felino... un gatto era troppo banale...ma una tigre...ah un tigre... e così ecco approdare la mia nuova tigre on the blog..mi raccomando quando passate di qui andate a trovarla in fondo alla pagina... giocate con lei e magari datelel la pappa...
si lo so ormai sono una folle irrecuperabile :D
P.S. se qualcuno ha idea di come si faccia a modificare il codice html per centrarla nella pagina mi faccia sapere please...

25 dicembre 2007

Auguri fantasiosi

Dopo avervi intristito con gli auguri di ieri sera, ho pensato di regalarvi un pò i magia e un tuffo nell'infanzia con questo "Topolino apprendista stregone"... Buona visione e auguri...

24 dicembre 2007

E alla fine... il Natale...

E così ci siamo alla fine.. è quasi natale... la cucina in piena attività (in realtà molto meno di quanto dovrebbe e questo non aiuta a fare di questo giorno un giorno di festa) è il segno inevitabile che è giunto il momento... ma la voglia di festeggiare non c'è, giuro l'ho cercata ma non la trovo proprio quindi smetto e sepro che queste feste finiscano rapidamente.. una telefonata ed un post che parlano di parenti di feste e di fermento non aiutano (leggerai, lo so, scusa, non sentirti in colpa...non è colpa tua)... il punto è che io amo tutto questo ma quest'anno non c'è, non c'è nella mia testa e non c'è in casa.. rimane solo una voglia irrefrenbabile che tutto questo finisca rapidamente e che cominci un nuovo anno perchè quello che sta per finire è stato strano, complicato, pieno di emozioni, anche positive ma per lo più lascia un senso di vuoto..ma il vuoto forse è una condizione mentale... sono uscita a fumare una sigartta prima di entrare in scena e c'era un gatto che miagolava nel buoi.. no ho potuto fare a meno di pensare a quanta ansia mi metteva sentire quel miagolio da bambina..che senso di tristezza e di solitudine che c'entra così poco col Natale e così tanto con me stasera... ma a chi vuoi spiegarlo? Di là mi chiamano, la tristezza stasera non è ammessa quindi mi prendo questi ultimi cinque minuti con me stessa, faccio un bel respiro e vado di là, in scena... E c'è un pensiero a cui mi aggrappo: tra poco sarà il 2008 e, una volta finite le feste, ricomincierò a lavorare su me stessa e la mia vita per renderle più simili alla felicità...
Comunque non preoccupatevi, non sto per suicidarmi, è solo la mia parte lunatica che emerge... Quindi per quanto valga: Buon Natale e cercate di essere felici...

21 dicembre 2007

C'è tempo

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.
C'è un tempo negatoe uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.
C'è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d'estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando è l'ora muta delle fate.
C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma
futuro che non abbiamo avverato.
È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo,
c'è tempo per questo mare infinito di gente.
Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz'ora sono qui arruffato
dentro una sala d'aspetto di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita
non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.
C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata la sua fotografia.
C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno avvisato.
Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare

I. Fossati

W gli stregatti

Quest'anno il regalo di Natale più bello che mi si potesse fare è già stato fatto: uno Stregatto di peluche!!!
Premessa per quanti non mi conoscano abbastanza bene o da abbastanza tempo: IO ADORO ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE!!!!! ( e voi, una volta letto il nome del blog vi sarete detti : "Maddai chi lo avrebbe mai detto..." (da leggersi con tono sarcastico))

Ma più di tutto adoro la follia assoluta di quel gatto rosa che ad un certo punto scomparendo afferma: "Qui sono un pò matti e dforse te ne sarai accorta:sono un pò svanito anch'io!". Bene per me quello è il momento più alto della cinematografia animata della Disney (si lo so state per chiamare la neuro perchè mi sto esaltando troppo...chiedo scusa!!!)
Comunque sia questo natale la mia amica nonchè ormai coinquilina storica, Annalisa, ha deciso bene di allietare questo periodo un pò particolare (W gli eufemismi) facendomi l'unico (o quasi...) regalo che poteva farmi fare un vero "Oh!" di stupore e una vera regressione all'infanzia con tanto di un minimo ritorno di spirito natalizio ( del resto la speranza è sempre l'ultima a morire...)

A breve su questi schermi (cioè nonappena torno a roma e posso fotografarlo), le foto del mio nuovo stregatto (quello che vedete quissù è solo un clone incontrato per caso in rete...) :D


19 dicembre 2007

L'equilibrista reprise

E poi ci sono equilibri fatti di sorrisi...di un solo abbraccio che vale più di tutto quello potrebbe essere detto...e sono equilibri che ti fanno pensare che il mondo è sempre un pò migliore di come credevi di meritarlo...

18 dicembre 2007

La cassettiera



E finalmente...dieci giorni dopo credo di aver capito l'utilità di questo blog...
Mettiamola così in una fase in cui nella mia testa i pensieri fanno troppo rumore tutti insieme, questo blog è una cassettiera nella quale riporli in modo più ordinato possibile sperando magari di capirli un pò di più ora che stanno lì buoni buoni piegati ed allineati... Il più delle volte forse non capirete che cavolo volevo dire, qualche volta forse non lo capirò nemmeno io (e lì già è più grave)... ma non fateci caso...in fin dei conti lo avevo preannunciato che il blog lo avevo fatto per me mica per voi :P

L'equilibrista

Ci sono equilibri fatti di gesti, e quelli sono equilibri stabili. Poi ci sono equilibri fatti di silenzi, di parole ricacciate in gola, di parole soppesate, di parole sfuggite. Quelli sono gli equilibri precari, quelli che ricostruisci ogni giorno ma che ogni giorno ti sfuggono di nuovo, come costruire montagne con la sabbia, che al primo soffio di vento più forte volano via... Sono equilibri che reimpari giorno per giorno, mentre impari di nuovo a misurare le distanze: troppo grandi sono assenze, troppo piccole non sono già più equilibrio... Sono equilibri fatti di sguardi che si incontrano e poi si ritraggono per non chiedere troppo, per non fare male, per non essere indiscreti...Sono equilibri fatti di andare, di tornare, di pensare e di non pensare a tutti i costi... Equilibri che sono imparare di nuovo ad essere se stessi in modo diverso, equilibri che paghi ogni giorno ad un prezzo salato di fatica e malinconia... Equilibri che un giorno sembra spunti un raggio di sole e il giorno dopo no...Equilibri in cui impari di nuovo chi sei, confrontandolo con chi eri e con chi avresti potuto essere...Insomma nient'altro che vita...

17 dicembre 2007

Letterina ad un accento

Caro accento calabrese,
io e te non ci siamo mai piaciuti, dobbiamo ammetterlo... Io ti ho sempre un pò snobbato e tu per tutta risposta hai ben deciso di abbandonarmi o nasconderti dietro le decine e decine di accenti delle persone che ho incontrato nella mia vita...
Beh oggi ho una cosa da dirti...Mi manchi! Non credevo che saremmo mai arrivati a questo punto, eppure... eppure per quanto io ti trovi antipatico, per quanto ti ritenga un biglietto da visita poco elegante con il quale prsentarsi agli altri, comincio a pensare di non poter più vivere senza di te. Ed il motivo ahimè è semplice: il mondo non accetta che io è te viviamo separati...perciò mio caro, amato ed odiato accento, mia croce e delizia, ti prego: torna da me!
Te ne supplico non soltanto in nome del nostro rapporto che avrebbe potuto essere meraviglioso ma soprattutto per l'incolumità del prossimo. Il prossimo che scoprendo che sono calabrese, credendosi originale (Dio solo sa quanto si sbaglia!) commenterà : "Non si sente per niente!", perchè quello sarà il momento; il momento in cui la mia furia omicida si abbatterà su di lui!
Quindi ti prego caro accento torna, oppure saprò come occupare il tempo in prigione...

15 dicembre 2007

In morte dello spirito natalizio..

Forse c'è un'età per tutto... anche per il Natale, o forse semplicemente c'è uno stato mentale per tutto...
Fatto sta che quest'anno non c'è niente da fare: lo spirito natalizio non ne vuole proprio sapere di resuscitare... quindi questa è un ode in morte dello spirito natalizio!
A quella sensazione di regredire a quando avevi 5 anni, fatta di lucine, addobbi, neve sintetica e pacchetti... Beh forse era ora: un pò di maturità, che diamine! Ma anche no... In fondo ci ero affezzianata...E la mia solidarietà va a tutti quelli che scelgono le feste per suicidarsi (non so perchè ma mentre scrivo mi viene in mente la palazzina dei nonni di "Parenti Serpenti" che salta in aria la notte di Capodanno...ma quella è un'altra storia)...mi sa che c'hanno ragione: quale momento migliore che questo cavolo di mese in cui tutti (dalla televisione, dai manifesti pubblicitari...) sembrano essersi piantati in faccia un cavolo di sorriso che pare una paresi mentre Roma diventa un delirio di macchine e di corse al supermercato....
Ok il pessimismo cosmico si è impossessato di me Mr. Hide ha preso il sopravvento su Dr. Jeckill... quindi è il caso di smettere di delirare e andare a pranzare...
E quest'anno mi sa che durante le feste studio e il 31 vado a letto alle 23...

14 dicembre 2007

Passeggiata napoletana


Ed eccomi qui a raccontare di una passeggiata Napoletana…fuga in treno per un giorno dai ritmi soliti della vita quotidiana della capitale…alla ricerca di un po’ di sano spirito natalizio…(ma mi sa che per quest’anno è andata così…ci rinuncio)

Premessa all’introduzione: questo post lo avevo scritto per intero impiegandoci mooolto più tempo, questa non è che una copia frettolosa quindi (ovviamente) quello che avevo scritto prima era moooolto più figo :D)



Si decide per il treno, si va e si torna in giornata, partenza h 08:15 da Roma termini, con 2 ore e 45 siamo a Napoli: neanche siamo scesi che già si mangia, caffè e sfogliatella da “Il…caffè” a piazza Garibaldi…e ci accoglie subito la napoletanità nella più bella delle sue espressioni che si incarna in un gentile e premuroso barista….
Raccolte le forze, comincia la scarpinata: Corso Umberto e la prima cosa che non puoi fare a meno di notare sono i cassonetti stracolmi che riversano spazzatura sui marciapiedi, brutta immagine che però viene subito compensata dalla città che si rivela piano piano…
Svoltando a destra si arriva a via Duomo, salendo facciamo una visita alla cattedrale e poi si torna giù, quasi subito sulla destra imbocchiamo via dei Tribunali ed ecco che la città si rivela nei suoi aspetti più chiassosi e colorati: friggitorie, pizzerie, botteghe e negozietti vari affollati da napoletani e turisti più o meno nella stessa misura… Da lì si gira su San Gragorio Armeno (dopo una breve visita alla chiesa di San Lorenzo) ed è un tripudio di rosso, di pastori e delle più incredibili invenzioni per presepi, e noi ovviamente non ci lasciamo sfuggire nulla, nessun negozio, nessuna bancarella, nessun porticato… Da menzionare assolutamente è la strafamosa bottega nella quale riproducono le statuine dei più importanti personaggi dell’attualità: dalla Brambilla a Cannavaro, da Pavarotti col testamento in mano ai candidati alle elezioni USA…
Dopo questa full immersion pre-natalizia (e ringraziando il cielo di non aver scelto il week-end per questa gitarella fuori porta, vedendo quanto sia stretta ed affollata la stradina già di giovedì) torniamo indietro per una meritata pausa-pranzo.
Il luogo designato è la pizzeria del presidente (come da preziosissimo consiglio di zingarate.com) riconoscibile per la foto di Clinton all’ingresso ( e le numerose altre all’interno); all’ingresso quello che potrei tranquillamente definire (senza timore di venir smentita :D) il tipico “scugnizzo napoletano” ci fa “gentilmente” presente che la pizzeria è piena: bisognerà aspettare!!
Per ovviare l’attesa ci avventiamo su una frittatina (una sorta di arancino fatto con la pasta) unto e bisunto ma buonissimo anche mangiato tra gli afrori dei gas di scarico delle auto e dei motorini che per poco non ci uccidevano passando a tutto gas ( e a tutto clacson) per quella e tutte le altre strade…
Alla fine tocca a noi, e la pizzeria si rivela molto carine, e la pizza buonissima…ma la pausa è breve e le cose da vedere parecchie…quindi gambe in spalla e si riparte: proseguendo per via dei tribunali si entra in una zona un po’ più “intellettuale” (data immagino la vicinanza con l’università) fatta di localini molto carini e tantissime librerie, tra piazza Bellini e piazza Dante.
Da lì si scende per via Toledo da dove girando a sinistra si arriva a Piazza del Gesù dove una visita avrebbe meritato il chiostro del Monastero di Santa Chiara, ma il tempo è poco e il danaro pure, quindi si va oltre. Con la forza prelevata da un buon caffè affrontiamo il resto della passeggiata: via Benedetto Croce con i negozietti artigianali e le stampe artistiche ci riporta verso Via Duomo.
Da lì riscendendo per corso Umberto ci fermiamo a dare un’occhiata alla sede della Federico II (bellissima…non ci credo che c’è gente che fa lezione in quel posto fantastico (sigh!)) e poi giù verso piazza Municipio dove non può mancare un giro intorno al Maschio Angioino (forse una delle cose più belle a livello artistico che io abbia mai visto in Italia); si prosegue verso piazza del Plebiscito e il colpo d’occhio è fantastico: ormai il sole è calato e sopra il colonnato tutto illuminato, esattamente sopra la cima della cupola capeggia uno spicchio di luna che sembra messa lì apposta a dare un tocco esotico al tutto…Un rapido sguardo (si rapido è la parola chiave di questo racconto ma in realtà lo spirito della giornata è stato decisamente rilassato e rilassante) alla basilica e poi ancora verso piazza Trento e Trieste e Galleria Umberto dove non possono mancare le sfogliatelle da riportare a casa…
E così finisce questa bella passeggiata, mentre un passo dietro l’altro, una chiacchera dietro l’altra ci si riavvia (sempre rigorosamente a piedi) verso la stazione; dove per chiudere in bellezza si decide di prendere dei pesantissimi panini napoletani per cena (io il mio non ho osato nemmeno assaggiarlo: ancora non ho finito di digerire nemmeno tutto il resto…). E così con “soli” 25 minuti di ritardo il treno ci riporta a Roma….

Quest’esperienza del viaggio in giornata necessitava di un resoconto essendo un’esperienza del tutto nuova per me: in pratica 7 ore di camminata e nemmeno un millilitro di benzina spesa (alla faccia di quanti si sono sentiti persi in questi giorni nell’eventualità che per sbaglio i pieni di benzina nelle loro preziosissime macchine potessero non bastare ad inquinare il mondo a sufficienza ed hanno affollato tutti i distributori d’italia). Ma a parte la parentesi polemico-ambientalista devo dirmi decisamente soddisfatta dell’esperienza e piacevolmente sorpresa da questa città…peccato soltando manchi totalmente di valorizzazione del grandissimo patrimonio artistico che possiede (penso alla spazzatura per strada o ai grandini inagibili a piazza Plebiscito)…peccato davvero... ma esperienza da ripetere e città da scoprire… magari con un po’ più di calma…

11 dicembre 2007

Incontri

E' una pura questione di incontri, gli sconosciuti per strada sono una fonte inesauribile di novità di interessanti curiosità, sempre più mi scopro piacevolmente sorprese dalle conversazioni con sconosciuti ( per non parlare di quelle degli sconosciuti, che però meriteranno un capitolo a parte). E questa è proprio la storia di un incontro tra sconosciuti... 30 secondi e nulla più...
A volte mi stupisco ancora del nostro "bel mondo occidentale"... succede quando incontri un ragazzo (credo fosse indiano ma non posso garantirvelo) che per strada si prende la briga di farti notare che hai le scarpe slacciate e ti dice: "Attenta, puoi cadere ti puoi fare male..." e poi ti chiede scusa, come se si aspettasse che quella sua intrusione tra la musica che ti inietti dalle cuffie ti abbia dato fastidio, e se gli dici "ma no, di nulla, grazie" ti sorride stupito...
Che mondo è un mondo in cui se rispondi ad una gentilezza con un grazie le persone si stupiscono?
Mi rispondo da sola... è il mondo di ogni mattina in metropolitana, dove la signora italiana se può i siede sempre ad almeno due sedili di distanza dal ragazzo di colore, perchè non-è-che-sono-razzista-ma-sa-come'è-puzzzano, ma anche quello dove l'uomo di colore accusa un'altra signora italiana di avergli messo le mani addosso per rubargli il portafoglio e lei ovviamente si indigna perchè le-pare-che-io-ruberei-mai-a-uno-come-lei, è il mondo dove se il buono pasto al supermercato lo esibisco un rom, allora è sicuramente rubato...anche se è uno di quelli in distribuzione negli ospedali...
In sintesi è un bel mondo di.... si anche di quello a cui avete pensato ma io pensavo più a parole tipo, ignoranza, pregiudizi e menefreghismo...
Detto questo signori miei vi faccio un inchino, mi scuso se vi ho tediato con cotanta serietà e discretamente vi saluto.

9 dicembre 2007

"Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria..."

Ed eccomi qui a ad ambientarmi nella mia nuova casetta...sul divano si sta ancora un pò scomodi ma piano piano sono sicura che ci adatteremo alle rispettive forme e mi sembrerà comodissimo... Oggi ho deciso di farle e di farmi un regalo: uno spazio dove collezionare tutte quelle citazioni che raccolgo un pò in giro e che per qualche strana alchimia sento anche un pò mie...

(Ri)comincio da 3 per il momento e mi sparo subito 3 cartucce non da poco... il Faber con la strofa più bella che sia mai stata scritta (a mio immoestissimo parere) e Guccini e Cammariere con due strofe rappresentative di quest'ultimo periodo... Ma non appena mi verranno nuove ispirazioni non tarderò ad aggiornale...si prevede un elenco moooolto lungo....

8 dicembre 2007

Intro ovvero "A chi interessa lggere il mio blog?"


Premettendo che la risposta a questa domanda non può che essere "A nessuno", ho deciso di non preoccuparmene e di scrivere perchè fondamentalmente mi va...

Detto questo fine della parentesi antipatica...Vi do il ben venuto nella mia modesta dimora che verrà aggiornata con cadenze assolutamente non regolari con pensieri, riflessioni, spunti citazioni, foto e quanto mi sembrerà più o meno interessante condividere con il mondo...

Sperando di non annoiarvi troppo con gli intricati arzigogolamenti del mio cervello vi faccio un inchino e vi do appuntamento alla prossima puntata....