13 ottobre 2008

My London call

E così finisce la prima giornata londinese… facciamo un elenco delle cose che ho imparato:
certi saluti ti lasciano a tradimento lacrime agli occhi e groppo alla gola
non fidarsi di Alitalia (ma il sospetto ce lo avevamo già) perché rischi di rimanere in aereoporto a bivaccare per 2 ore e mezzo
l’aereoporto di fiumicino è una città: si prende il treno per andare da un gate all’altro: nota per i posteri…presentarsi con il dovuto anticipo perché non sempre il ritardo ti salva…
la selezione naturale a volte può salvarti dai calabresi sparsi per il mondo
gli autisti sono tutti di colore e con i gipponi sia che ti vengano a prendere all’aereoporto di un ex-colonia che di un ex potenza coloniale
gli autisti di colore dell’ Costa d’avorio di Londra non sono in grado di portarti a destinazione mettendoci meno di 2 ore…
a Londra splende il sole…. Ok il campione non sarà scientifico ma siamo ad uno su uno e nemmeno una nuvola…not bad!
gli italiani sono come i Cinesi… si trovano ovunque ed hanno la capacità di radicamento di una pianta infestante…
fare un giro turistico in macchina di una città così grande può mettere l‘aquolina in bocca
fare la spesa in un supermercato di londra sarà la prova più difficile da superare; in particolar modo resistere alla vista di quello che questa gente dai gusti dubbi riesce a mettere nel carrello e con sequenzialmente nello stomaco
avere troppe scelte è come non averne alcuna e così si può rimanere affamati per non saper scegliere da cosa iniziare
finire una giornata con una sigaretta fumata davanti ad una luna enorme e limpida sopra i grattacieli è un buon modo per darsi il benvenuto

Non male per un giorno soltanto….

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