5 settembre 2008

Something in the way

Alla fine di tanto parlare il punto è che forse non ci capiremo mai un cazzo... più i trentanni si avvicinano e meno le cose si fanno chiare, i confini si sfuocano e tu rimani con in testa un unico enorme punto interrogativo... la gente non è sincera e questo è un fatto: più si va avanti e meno si riesce ad essere sinceri anche con se stessi... per conoscere qualcuno devi aver modo di riuscire a guardarlo almeno da tre quattro prospettive diverse... un altro fatto è che ci si accontenta: ci si raccontano carrellate di fandonie per convincersi che quello che si sta facendo è proprio quello che si vorrebbe fare... almeno fino a prova contraria...
E poi la bussola... quella bisogna riconsegnarla al compimento del ventunesimo anno d'età... hai navigato seguendo una rotta per due/tre anni, non sei contento? Da qui in poi caro il mio marinaio si naviga a vista e preparati a mettere in discussione tutto: le apparenze, le riflessioni, i sentimenti, i rapporti, tutto il tuo bel bagaglio di quello che ti hanno insegnato a chiamare normalità perchè una volta riconsegnata la bussola puoi prendere direzioni in cui normali ti appariranno cose che poco prima non avresti mai potuto nemmeno prendere in considerazione...
siamo al contraccolpo dell'adolescenza...proprio ora che avevamo appena iniziato a gioire di esserne usciti vivi...



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo il trentesimo compleanno la nebbia che ci impediva di vedere le cose chiare svanisce... magari non piace quello che si vede...ma si acquisisce la consapevolezza che se è come è, è perchè noi abbiamo contribuito a renderlo com'è e forse possiamo anche contribuire a cambiarlo... forse...
ma s'è capito quello che volevo dire?

Baci

Vane ridipinta di giallo

VaLeLuNaTiCa ha detto...

vedere verso dove si naviga... foss'anche un iceberg è pur sempre meglio di viaggiare in mezzo alla nebbia con la sensazione di girare in tondo...