26 marzo 2008

sarebbe molto più facile rincontrarci nei pensieri


Pensieri come messaggi in bottiglia lasciati andare nel mare... nessuno risponde mai ai miei pensieri... non so nemmeno da che parte vanno, si dissolvono nel vento... la stessa canzone... 2 volte di fila... la mia memoria scivola e mi ricordo limpida la trasmissione dei miei pensieri e la sensazione che in un atttimo qualunque cosa pensassimo in due.... e poi cos'è successo??... non sto in piedi... non più ormai... devo fare qualcosa...ma non qualunque cosa...la cosa giusta stavolta...

25 marzo 2008

Sola...


Adesso sono sola...totalmente tristemente ed inevitabilmente sola...c'è vuoto nella mia testa nel mio cuore e nel mio stomaco...non ho più lacrime, le ultime che mi rimangono le verso per me stessa e per l'amarezza di essere una fottuta piccola umana destinata a sbagliare all'infinito...sono stata in un vortice, ogni volta che credevo di esserne venuta fuori, ogni volta che pensavo di essere guarita o almeno di essere diventata più forte e meno sensibile una nuova folata più forte delle precedenti mi ha tirato giù...sempre più giù...ho creduto di aver toccato il fondo e ho provato a rialzarmi ma ancora una volta ho sbagliato direzione scoprendo che invece di risalire scavavo verso il basso...adesso non c'è nemmeno più il vortice...adesso non c'è più niente, niente per cui combattere, niente in cui sperare, niente per cui valga la pena provare ancora a rimettere le cose a posto...



Sono l'unica causa della mia infelicità e non solo della mia purtroppo...non posso arrabbiarmi non posso prendermela con nessuno solo con la persona che vedo nello specchio...non la riconosco nemmeno più... non sono io quella: il masochismo la confusione errori così grandi non appartengono alla persona che credevo ormai di conoscere dopo 23 anni...chi sono diventata? non sarò più quella che ero forse, ma non voglio nemmeno essere quello che vedo...sapessi come fare..indietro non si torna è una dura legge che imparo sulla mia pelle...ma avanti... non vedo nulla a cui aggrapparmi per andare finalmente avanti...ho deluso ho ferito ho sbagliato un'infinità di cose e adesso non mi rimane nulla se non me stessa... ho creduto di andare avanti ma ho girato su me stessa allontanando chi mi vuole bene; questa è la pena che devo scontare: la solitudine...ho sprecato tutte le occasioni e adesso posso solo provare a ricostruire una me stessa che riesco a guardare allo specchio, posso solo chiedere perdono a chi ho deluso ma naturalmente non basta... non so davvero cosa sarà di me domani...ho paura...ma ci devo provare perchè ora che sono davvero sola l'unica persona che può amarmi sono io stessa e almeno quello di amore devo riuscire a meritarmelo...

24 marzo 2008

Sfumature...

Il grigio...non avevo mai pensato di poterlo desiderare così tanto il grigio...il mio stramaledetto mondo in bianco e nero mi ha fatto fin troppo male...non ci sono vie di mezzo o tutta o niente...o ci sono o non ci sono... o ti do tutta me stessa o scappo lontano... o è tutto perfetto o tutto da buttare... il nero e il bianco sono gli unici colori con i quali interpreto il mondo, con i quali decodifico le parole che sento: o mi ami alla follia o non vuoi più vedermi, o sei mio amico o mi odi, o mi perdoni o mi cancelli...il nero e il bianco sono i due assoluti all'interno dei quali si muove l'umanità passando per una gamma infinita di colori che non riesco a vedere: ridatemi le sfumature!

15 marzo 2008

Cadere all'ingiù, vedere da lì
Le cose al contrario su te
Cadere più giù, cadere con te
C'è un circo che ci abbraccia intorno a noi
La tigre sarà la stabilità
Non dargli mai le spalle se vuoi
Che tutto sia ok fra voi
Qui nell'aria puoi capire
Quando è tardi per cambiare idea
E' troppo tardi per sentirmi nuovo
Tardi per sperare
E' troppo tardi per cambiare ancora

Afterhours

Storia inventata di Benito il cane (bestia sfortunata ma tristemente esistente)


Ovvero post che entra direttamente nella classifica dei 10 peggiori di sempre e per di più con finale rimediato causa distrattori mesangeriani che interrompono i proficuo "flusso artistico" detto familiarmente defecazione (nel senso di espulsione di stronzate)




Io sono un cane...chessaramai un cane direte voi e soprattutto cosa mai potrà avere di interessante da dire...beh io avrei molte cose da dire...dall'alto dei miei 25 cm vedo il mondo da tutta un'altra prospettiva e chi dice che la mia prospettiva sia peggiore della vostra che lo guardate tra il metro e 50 e i 2?

Io me ne sto qui e vi guardo le scarpe...si capiscono molte cose dalle scarpe degli uomini...Ma se ne capiscono molte di più dai loro cani... io ad esempio...io mi chiamo Benito... Che ancora me lo domando cosa diamine aveva in mente il mio padrone quando ha scelto questo nome...non che io ami la banalità ma un semplice Fido o Fuffy o Billy mi avrebbero reso la vita più semplice non credete? E invece no...a furia di andare in moto con la pelata al vento al mio padrone è andato di volta il cervello... e allora quando la sua fidanzata di turno mi ha legato un fiocco al collo e mi ha scaricato a casa sua per Natale lui mi ha guardato e mi ha scelto un nome a caso pescando dal libro di storia di suo fratello...Benito, ha detto, si...suona proprio bene e poi in effetti mi ricorda qualcosa...deve essere stato un personaggio importante...

Insomma non è nemmeno un fascista (cos'è vi stupisce che un cane sappia cos'è un fascista? sono un cane di mondo io...vado in giro e guardo la Tv ogni volta che Lui ci si addormenta di fronte che tanto con quel brusio IO non ci riesco a dormire e poi a dirla tutta...russa!!)... Almeno fosse stato fascista mi sarei sentito forse parte di qualcosa..e invece così: cornuto e mazziato come dice il mastino napoletano che abita 2 piani più su...E vorrei vedere voi ad andare in giro con una targhetta con su scritto Benito, che finchè si tratta di cani poco male, a meno che non incontri qualche bestione al seguito di un punkabbestia o qualcuno di quelli che scorrazzano liberi nei centri sociali, quelli che sono cresciuti ad avanzi di pastasciutta e lotta contro il sistema...ecco quando incontro uno di quelli mi tengo bene alla larga e cerco di tenere il muso basso che la targhetta si confonda col pelo... Ma il peggio sono gli uomini: "che carino...come si chiama?" "Benito!" "Ah!". Ed è lì che l'entusiasmo scema, loro abbassano gli occhi e vanno via con una scusa: "Mi scusi mi sono appena ricordata che mia suocera torna oggi dall'aldilà..devo andare a prenderla al cimitero!"...

Ma prima o poi incontrerò qualcuno con un nome peggiore del mio... ho già iniziato a cercarlo... ho imparato a leggere (sapete quando ha un padrone che dorme di giorno e lavora di notte 6 giorni a settimana devi inventarti per forza un modo per passare il tempo) e sto studiando l'elenco del telefono...una volta individuata la mia vittima la mia vendetta sarà tremenda...

12 marzo 2008

Signore e signori si trasloca...

Allora la faccio breve: avrete notato che ultimamente gli aggiornamenti scarseggiano... il motivo (al di là del fatto che in questo periodo non ho alcuna voglia di pensare) nasce da un'infausta scoperta: qualche sera fa vagando per il web ho inavvertitamente e disgraziatamente scoperto di avere lo stesso template del blog di Clemente Mastella...voi direte: e quindi? E quindi secondo voi potevo accettare di condividere il mio template non quell'uomo (nonchè con centinaia di migliaia di altri?) ovviamnte no!!! Quindi mi armo di santa pazienza e decido di cambiarlo, escludendo immediatamente quelli di default che sono tutti abbastanza orribili e scontati e mi metto alla ricerca su google ed è lì che mi si apre un mondo...esistono centinaia e centinaia di template e persone gentili che li creano su misura...peccato soltanto sia un mondo aperto solo agli utenti splinder...e allora mi sono decisa: ho trovato un'immagine fantastica, una designer gentile che si è offerta di realizzarmi il template...manca solo la frase adatta (se avete suggerimenti fatevi pure avanti) per aprire il nuovo blog e poi potrò trasferirmi nella mia nuova casetta...a presto...

10 marzo 2008

I Milanesi ammazzano il Sabato

stanno tornando... il 2 Maggio esce il nuovo album e l'8 concertone al Tenadastrisce...io sto già lì per chi vuole seguirmi...


8 marzo 2008

Mario il mago- storie (in) metropolitane

Il mio nome è Chandra,ma per voi sarò Mario, Mario il mago, tutti i giorni su questa benedetta metropolitana a ripetere sempre gli stessi tre numeri...salgo su, mi inchino vi saluto, mi presento e comincia lo show: prima le tre palline rosse che muovo con l'abilità che va diminuendo di anno in anno e così per dissimulare cerco di divertirvi, mi rendo ridicolo, mi batto la pallina sulla testa e faccio le facce...ma quasi nessuno di voi mi guarda davvero...solo sguardi sfuggenti, qualcuno ride ma di me, non dei miei trucchi e allora continuo tiro fuori la corda ormai ingrigita che con un tocco diventa un bastone e poi il portasigarette in latta con il doppio fondo...
Sono vecchi trucchi lo so, nei vostri televisori sfavillanti ogni giorno vedete trucchi molto più nuovi e sorprendenti... io non vi stupisco più...guardate me ed il mio maglione a righe con aria di sufficenza...ma io vado avanti e non mi faccio scoraggiare: il numero lo conosco come le mie tasche: lo ripeto ogni giorno, decine e decine di volte su ogni vagone di questi treni sotteranei sui quali voi andate sempr così tanto di fretta...e arrivo al mio pezzo forte: tiro fuori questo bell'album dalla copertina rossa di pelle, c'è una stella verde al centro e lo faccio scorrere così da mostrarvi tutte le immagini che contiene: sono antiche ma molto colorate così finalmente catturo un pò d'attenzione.
Quel ragazzo vestito di nero che poco fa rideva di me ora mi guarda, non dico incantato, ma almeno sorride e poi c'è lei quella ragazza dallo sguardo triste, gli occhiali sul naso e cuffiette bianche alle orecchie, finge di ignorarmi da quando ho iniziato ma io lo vedo che mi guarda...adesso ha addirittura levato una cuffietta per sentire cosa dico: io parlo in inglese, la gente si diverte di più l'ho imparato col tempo, solo qualche battuta ad effetto che accompagni i momenti salienti...
Lei si è tolta la cuffietta e quindi la scelgo, ormai non dissimula più lo sguardo: soffio sul mio album e le chiedo di fare altrettanto, lo fa con un sorriso esagerato segno evidente che è in imbarazzo, faccio scorrere le mani sulle pagine e mostro a tutti le pagine dell'aum che ora sono bianche... il mio numero è finito...inchini a prfusione, un'ultima battuta e si passa al momento più importante: tiro fuori il bicchiere e comincio il giro dei presenti...vivere a cappello non è una bella vita...sono le 8 di sera il vagone e quasi vuoto e quando si tratta di aprire il portafogli gli sguardi tornano a spostarsi altrove...solo la ragazza dallo sguardo triste fa il gesto di aprire la borsa, fruga un pò ma tira fuori solo pochi spicci...davvero troppo pochi e poi anche il ragazzo vestito di nero che rideva di me si fruga nelle tasche e tira fuori qualche moneta in più... non è molto e questo vuol dire che il mio lavoro non è finito..altro vagone e si ricomincia...chissà se stasera tornando a casa qualcuno si ricorderà di me...

Catarsisonica


Quando la testa ti scoppia e la confusione ti appesantisce la scatola cranica fino a raggiungere la soglia massima oltre la quale sai che esploderebbe, un pò di cattiveris è quello che ti ci vuole: 2 ore ad urlare dietro a un pò di sano rock elettronico sono una medicina niente male per un cervello affaticato...luci intermittenti, sgargianti, accecanti che ti alienano i pensieri e i bassi che ti stringono allo stomaco...e urli urli tutte le parole una per una e anche se ogni tanto ti sorprendi a pensare smetti immediatamente e ti godi il momento...fai entrare la musica nelle vene dalle mani fino a scaricare nel pavimento...e balli...ti perdi nei ritmi ossessivi del sintetizzatore e della batteria... poi tutto finisce mentre ancora urli che "almeno per stanotte non c'è alcun dolore" e le luci si sono già accese e ti hanno sorpreso lì indifeso senza più i tuoi pensieri...ma tanto torneranno...ma non stanotte...



Un capitolo a parte andrebbe poi scritto su di lui: l'uomo della foto...il pelato più affascinante della storia della musica italiana...roba che quando lui canta e si agita su quel palco c'è da ritrovarsi rincretinita come un'adolescente qualsiasi...ma questa è un'altra storia non meritevole degli alti temi affrontati in questo blog...(certo se per caso passasse di qui e volesse cogliere il velato invito sappia che io sono sempre a sua disposizione...)

6 marzo 2008

Confusione...

Confusione...la confusione è uno stato mentale che quando ti cattura non ti lascia più... è talmente totalizzante da non riuscire più a vivere di nient'altro... smarrisci la bussola e vaghi al buio, sbattendo il naso contr tutti i muri contro tutte le porte...ogni giorno pensi di aver trovato la soluzione definitiva e il giorno dopo ti accorgi che ancora una volta non è quello che volevi..ti butti a capofitto in qualcosa ma tocchi il fondo prima ancora di rendertene conto...dici cose in cui credi ed il giorno dopo non ti sembrano più così realistiche...ti lanci oltre ma altre non c'è mai nient'altro che ancora confusione..di confusione si può affogare...perdi la misura, non vedi nient'altro che te stesso e la tua misera vita...il resto ti sembra minuscolo...ma di te neanche di te riesci ad avere una visione complessiva...vedi sempre e solo un pezzo di quello che sei e di quello che vuoi, solo quel pezzo che argomenta la scelta di cui oggi vuoi convincerti salvo scoprire domani che non era poi così convincente...

5 marzo 2008




Non sempre rispondo, dipende dai giorni
Dall'aria che tira tra me e i miei ricordi
Per cui se succede che qualche argomento
Rimane silente, o qualche risposta sia un poco sfuggente
Sappi che a volte nella mia testa
Cade una grandine molto violenta

Forse è passeggera, ma poi ritornerà.Tu non aspettarmi,preparati pure un sandwich

E non c'è logica per le mia testa quando
Cade una grandine troppo violenta
Ah, so che è passeggera, ma poi ritornerà
E se faccio tardi regalami dei confetti
Forse è passeggerae quando tornerà
Tu non aspettarmi, ricordati di pagare il gas.

C. Donà